Principi chiave dei diritti umani in biomedicina

È questo il titolo del corso Corso sviluppato congiuntamente dal programma europeo HELP (Human Rights for Legal Professionals) e dalla Unità di Bioetica del Consiglio d’Europa, accreditato dal Consiglio Nazionale Forense, che ho avuto il piacere di frequentare l’anno appena trascorso.

Il Consiglio Nazionale Forense, per il tramite della Commissione Centrale per l’Accreditamento della Formazione e della Delegazione italiana a Bruxelles, collabora con il Consiglio d’Europa al fine di individuare corsi di formazione, come quello in oggetto, utili al conseguimento di crediti formativi per la formazione continua degli avvocati.

Il Consiglio d’Europa è stato fondato nel 1949 ed ha la propria sede a Strasburgo, in Francia.

É importante non confondere il Consiglio d’europa, che è la principale organizzazione di difesa di diritti umani, democrazia e stato di diritto nel continente europeo ed è composta da 47 Stati membri, fra cui i 27 Stati membri dell’Unione europea, con il Consiglio Europeo, uno dei principali organi istituzionali dell’Unione europea, composto dai capi di Stato e di governo degli Stati membri e dal Presidente della Commissione europea, che si occupa di pianificazione delle politiche comunitarie.

Analogamente, è bene porre attenzione a non confondere la Corte europea dei diritti dell’uomo (abbreviata in CEDU o Corte EDU) con sede a Strasburgo, che è un organo giurisdizionale internazionale istituito nel 1959 dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950 (abbreviata anch’essa CEDU) per assicurarne l’applicazione e il rispetto e che, pertanto, non fa parte dell’Unione europea, con la Corte di giustizia dell’Unione europea, con sede in Lussemburgo, che invece è un’istituzione dell’Unione europea con competenze di altra natura.

Il corso del Consiglio d’Europa intitolato “Principi chiave dei diritti umani in biomedicina” fornisce competenze per:

a) riconoscere le varie questioni etiche nell’ambito di medicina, salute e biotecnologia;

b) definire i concetti di diritti umani, bioetica e biomedicina;

c) definire la rilevanza della bioetica nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) oltre che in altri strumenti internazionali relativi ai diritti umani;

d) valutare l’interpretazione giuridica dei diritti umani in relazione alle questioni di bioetica;

e) definire il campo di applicazione della Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina (convenzione di Oviedo).

Fra gli argomenti trattati in specifico figurano i seguenti:

  1. Consenso libero e informato e disposizioni anticipate di trattamento;
  2. Test genetici;
  3. Fine vita, cure palliative ed eutanasia;
  4. Riservatezza medica e tutela dei dati sanitari;
  5. Ricerca biomedica;
  6. Protezione dell’embrione e procreazione;
  7. Trapianto di organi e tessuti umani.

È stato un privilegio poter frequentare questo corso, che ha contribuito a migliorare la mia conoscenza della Convenzione europea per i diritti dell’uomo (CEDU), della Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina (Convenzione di Oviedo), della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Carta di Nizza) e della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU), proprio in tempi particolari come quelli odierni, in cui ferve il dibattito circa la legittimità di trattamenti sanitari obbligatori estesi ad intere popolazioni e circa la legittimità della compressione di diritti fondamentali garantiti sia dalla Costituzione italiana che, più in generale, dalla stessa CEDU e dalla Carta di Nizza.

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