La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Foto di Alexander Dummer da Pexels.com

Oggi, giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, si celebra l’anniversario della Convenzione approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176.

Trentun anni fa 196 nazioni, Italia compresa, hanno deciso di riconoscere i diritti fondamentali dei minori di età, con particolare riguardo alla tutela nei confronti dello sfruttamento nel lavoro nero, nel mercato della pedopornografia e nei conflitti armati, nonché alla tutela nei confronti di alcol e stupefacenti.

La Convenzione ONU basa il proprio impianto su quattro principi cardine: a) quello di non discriminazione (art. 2); b) quello del superiore interesse dei minori (art. 3); c) quello del diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6) e, infine, d) quello dell’ascolto delle opinioni del minore (art. 12).

Nel 2016, in occasione del ventisettesimo anniversario della Convenzione, ho avuto il piacere di realizzare un progetto sul tema “Infanzia, adolescenza e tecnologia… quali collegamenti possibili?” insieme alla Dott.ssa Anna Maria Taroni, la quale proprio in questi giorni terrà dei laboratori creativi intitolati “L’atelier dei diritti”, ispirati a questa importante ricorrenza.

Ricordo con piacere quell’esperienza (descritta in dettaglio nel sotto menù “Progetti” di questo sito), che mi permise di parlare con bambini anche molto piccoli per spiegare loro “cose da grandi”, quali i concetti di diritti e di doveri, costringendomi allo sforzo di individuare non solo il lessico adatto, ma anche la modalità più semplice, diretta ed immediata per comunicare con loro e coinvolgerli nell’argomento con esempi concreti.

Attraverso il video “I diritti del nativo digitale” del Centro Studi Erickson, con il patrocinio dell’Autorità Garante dell’Infanzia e Adolescenza, riflettemmo insieme sul diritto ad usare tutti i sensi, sul diritto di non essere lasciati soli davanti allo schermo e ad avere amici veri nella realtà.

Oggi più che mai, in una temperie in cui sembrano vacillare anche il diritto all’istruzione e al gioco (pardon, alle “attività ludico ricreative”, come vengono freddamente definite in “burocratese”) e in cui la pedofilia e gli abusi continuano a minacciare un numero crescente ed impressionante di bambini in tutto il mondo, ciascuno di noi è chiamato ad una profonda riflessione e alla considerazione che i minori devono essere protetti e tutelati, sempre e comunque, sia perché ce lo impongono l’umano sentire e il diritto naturale, sia perché sono loro, i bambini e gli adolescenti di oggi, coloro che fra non molto si dovranno prendere cura di questo disastrato pianeta, mettendo a frutto le competenze, le abilità, il sapere, la cultura, la creatività, la sensibilità e l’amore che saremo stati capaci di trasmettergli.

Vogliamo aiutarli ad acquisire queste indispensabili virtù?

20 novembre 2020

Stefano Franchi

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